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Un viaggio indimenticabile alla scoperta della bella sconosciuta dell’Adriatico: la Puglia. Una regione, crocevia di civiltà dove, fin dai tempi più remoti, diverse culture sono approdate e si sono fuse in una sintesi storica ed artistica senza uguali. Un itinerario ricco ed intenso che segnerà indelebilmente la propria percezione del viaggio.
Trasporto: Bus privato con partenza dall’hotel
Durata del viaggio: 11gg
Pernottamento: pensione completa in hotel ****
Assicurazione: su richiesta
Guide: tour guidato, disponibilità in diverse lingue
Partenza per Manfredonia, città fondata dal figlio di Federico II Manfredi, visita del castello svevo-angioino, al cui interno c’è una straordinario collezione di stele daune VII-Vi sec. a.c. Proseguimento per la scoperta della meravigliosa costa garganica, ricca di baie, falesie , grotte marine e trabucchi fino a Vieste, visita del suggestivo borgo antico, del quartiere ebraico, della cattedrale e del castello svevo. Pranzo tipico in uno splendido trabucco a picco sul mare. Proseguimento per Peschici che sorge in splendida posizione su una rupe a picco sul mare (Peschici vuol dire proprio ‘a picco sul mare’). Sueripolo vi si stabilì nel 970 con una comunità di Schiavoni affiancata da una colonia dalmata per fronteggiare l’avanzata saracena. La posizione strategica, la fortificazione normanna eretta intorno al castello e le torri di avvistamento lungo la costiera, resero inespugnabile la città. Considerata per la sua bellezza “Perla del Gargano”, oggi Peschici sorprende con il dedalo di viuzze del borgo antico, l’intenso profumo dell’entroterra e la suggestiva atmosfera dell’incantevole litorale. Al rientro si percorre l’interno del Gargano attraversando la foresta Umbra dove sarà possibile fare un percorso a piedi. La foresta Umbra, vera cattedrale della creazione con la sua fitta vegetazione e la sua fauna, fa parte del parco nazionale del Gargano, il parco, che include la riserva marina delle Tremiti, è con un’estensione di 120 ettari una delle zone protette più grandi d’Italia, qui, tra migratorie e autoctone, nidificano ben 170 delle 237 specie di uccelli monitorate in Italia, inoltre è la località di orchidee selvagge più ricca d’Europa. Questa tappa naturalistica darà l’idea dell’impressionante quantità di specie botaniche che caratterizzano il parco, si potranno ammirare gli imponenti faggi, cerri, agrifogli, incontrare il daino, il tasso, la volpe o altri rappresentanti delle centinaia specie animali e di uccelli censite. La variabilità degli habitat, alternati con le distese dei campi coltivati dall’uomo, la presenza di oliveti e vigneti assicurano un paesaggio sempre vario e un percorso ricco di panorami indimenticabili.
Partenza per Siponto, florida colonia romana e antica diocesi medievale, visita dell’antica cattedrale romanica con influssi arabeggianti di Santa Maria Maggiore di Siponto, con cripta dalla decorazione musiva che richiama il linguaggio criptico dei cavalieri del tempio. Proseguimento per San Leonardo mirabile abbazia medievale con ospizio templare dove si insidiarono per 4 secoli i cavalieri teutonici. Monte Sant’Angelo (850 m s.l.), visita della grotta della prima ‘Apparizione dell’Arcangelo Michele,le cui pietre furono utilizzate per consacrare Mont San Michel in Normandia il castello normanno-svevo la straordinaria chiesa romanica di Santa Maria Maggiore i resti di San Pietro e il Battistero di Rotari, il caratteristico borgo medievale ed il castello normanno-svevo. Pranzo tipico in un ristorante a Monte S.Angelo. Proseguimento per Troia visita della meravigliosa cattedrale romanica, “Nessun tipo di architettura attraverso i tempi e in tutti i paesi può vantare, per ricchezza di linea e per squisitezza di trafori geometrici, un simile rosone” (L. Fatigato) e dell’ Exultet. Il testo si ispira alla liturgia franco-romana, detta Volgata. La scrittura è beneventana del più puro tipo cassinese. “E’ un prodotto locale, fiorito forse all’ombra di quell’Episcopium Trojanum della seconda metà del secolo XII.” (G. Cavallo). Ultima tappa Lucera, visita della cittadella fortificata musulmana di Federico II, posta sulla sommità piana del colle Albano sul quale sorgeva l’acropoli della Lucera romana, difesa per tre lati da ripide pareti a strapiombo, la Fortezza domina il Tavoliere di Capitanata. Federico II fece edificare il suo Palatium negli anni ’20 del 1200 per controllare i Saraceni che fece deportare dalla Sicilia a Lucera, che ben presto si trasformò in una cittadella musulmana. A Lucera Federico II fece insediare una colonia di 20.000 saraceni, visita dell’imponente fortezza con una visita panoramica mozzafiato, infine visita dell’Anfiteatro romano di Lucera, situato nella periferia est di Lucera. Risale all’età augustea ed è fra i più antichi dell’Italia meridionale. Per le sue notevoli dimensioni, risulta essere la più importante testimonianza romana di tutta la Puglia.
Partenza per Barletta, la città fiorì di fatto però solo nel Basso Medioevo come fortezza dei Normanni, diventando una tappa importante per i crociati e per tutto il traffico commerciale verso la Terra santa L’importanza attribuita alla città dal sovrano svevo è testimoniata dall’annuncio, nel 1228, della sesta Crociata durante la Dieta tenutasi proprio nella domus federiciana. La città fu teatro di storiche vicende, quale la celebre Disfida di Barletta. Lo scontro tra cavalieri italiani e francesi, avvenuto a seguito di provocazioni di parte francese Concattedrale di Santa Maria Maggiore. Situata nei pressi del castello, a cui volge le absidi gotiche, risulta posta al termine del tracciato direttore originario del primo nucleo cittadino. Si distingue in una parte sotterranea ed una al livello stradale e risulta essere il frutto di stratificazioni millenarie, che hanno visto il sovrapporsi di tombe a grotticella del III secolo a.C., una basilica paleocristiana del VI secolo con ampliamenti di epoca altomedievale, risalenti al IX secolo, e infine l’edificio superiore, composto da due parti nettamente distinte: quella anteriore tipicamente romanica (XII secolo), e quella posteriore realizzata in forme gotiche (XIV secolo). Il campanile risale invece al XII secolo. La chiesa ha raggiunto il suo massimo splendore durante le crociate, fungendo da punto di transito per i pellegrini che si recavano in Terrasanta Basilica del Santo Sepolcro. Situata in una posizione strategica, nei pressi dei quali si leva il Colosso di Barletta, tra due antichi ed importanti assi di comunicazione viaria, l’adriatica e la via Traiana che conduce a Roma, la basilica, come dice la sua stessa denominazione, conserva uno stretto legame con la Terrasanta e il Sepolcro di Gesù Cristo. È stata infatti meta di transito per i pellegrini diretti in Terra Santa e per i crociati in viaggio, dal porto di Barletta, verso Gerusalemme. L’edificio fu eretto in forme gotico-borgognone alla fine del XII secolo. Visita della pinacoteca del pittore impressionista Giuseppe De Nittis originario di Barletta, situata nello splendido Palazzo della Marra in stile barocco, del castello normanno-svevo-aragonese, che conserva l’unico busto scolpito di Federico II di Svevia, del colosso, una imponente statua, probabilmente di un imperatore bizantino, della cantina della Disfida, dove la tradizione vuole che ci fu il diverbio che portò a scontrarsi i cavalieri italiani contro i francesi. Visita di una splendida tenuta ottocentesca, oggi azienda vinicola nei pressi di Castel del Monte, con cantine ipogee e degustazione di vini DOC e IGT. Pranzo in un tipico agriturismo. Visita di Castel del Monte, sito Unesco per la perfezione delle sue forme e per l’armoniosa unione degli elementi culturali del nord Europa, del mondo islamico e dell’antichità classica, il grandioso castello ottogonale è un vero enigma su pietra ed allo stesso tempo testamento spirituale del grande imperatore svevo Federico II.
Partenza per Trani, visita della cattedrale, la “regina delle cattedrali pugliesi” a picco sul mare, mirabile esempio romanico, castello federiciano e quartiere ebraico, il più importante della Puglia, parco comunale, antica residenza di caccia con gli “ordinamenta maris”, ovvero gli Statuti Marittimi di Trani che sono da considerarsi come il più antico codice marittimo del Mediterraneo nel Medioevo, pubblicati nel 1063, risultano essere, quindi, anteriori alle Tabulae Amalphitanae ed hanno offerto le basi per la formazione del Diritto Italiano alla Navigazione viene considerata la figura del marinaio fino a quel momento ritenuto un semplice schiavo al servizio del padrone e costituiscono la testimonianza più eloquente della prosperità economica raggiunta da Trani nel secolo XI e dal grado di maturità civile della sua gente. Pranzo a bordo di una elegante imbarcazione come cornice le splendido porto.
Nel pomeriggio partenza per Bitonto, visita della superba cattedrale romanica che custodisce uno fra gli amboni più belli della regione e della sua basilica paleocristiana sotterranea.
Partenza per Bari. Visita del castello svevo, della cattedrale romanica di San Sabino con la sua cripta che conserva una splendida icona della Madonna Odegitria, di notevole valore storico-artistico e la sua porzione ipogea denominata “succorpo”, itinerario museale di grande suggestione con interessanti brani di archeologia riferibili a quattro principali momenti storici: la fase romana, la fase paleocristiana e altomedievale e la fase moderna. Si prosegue con la visita del museo diocesano e l’illustrazione dell’Exultet. L’Exultet di Bari, fra i più antichi del mondo, può considerarsi, per tanti aspetti, un prodotto originale della cultura barese dell’XI secolo: lungo più di 5m e largo 40 cm, è un rotolo di pergamena, uno dei 28 scritti e miniati nell’Italia meridionale durante il basso medioevo, allestiti per cantare, nella veglia pasquale, il preconio, l’inno di esultanza della Chiesa per la resurrezione di Cristo. Questo Exultet barese mette insieme elementi latini, longobardi, bizantini, arabi, ebraici, armeni, classici e cristiani, in una sintesi culturale, religiosa e civile che costituisce la prima vera testimonianza della letteratura pugliese. In seguito visita della basilica di San Nicola, sede del concilio ecumenico internazionale, splendido esempio di romanico con cripta, dove sono custodite le reliquie del Santo, il vescovo di Myra più venerato al mondo:
“il mondo attorno all’antico San Nicola è un formicaio ebbro di vitalità. Vecchi cortili sono stanze, vecchie cappelle sono magazzini, una scala sfonda un muro, un muro alza la testa oltre il soffitto” (Italo Calvino)
Pranzo in una tipica trattoria barese. Nel pomeriggio visita della chiesa e del collegio dei Gesuiti, passeggiata sulle antiche mura cittadina e visita dell’elegante borgo murattiano e della pinacoteca, ricca collezione di opere che vanta un Tintoretto, diverse opere di Luca Giordano, i Vivarini, Giovanni Bellini, Corrado Giaquinto e gli impressionisti pugliesi tra cui Giuseppe De Nittis, Francesco Netti, Domenico Morelli, Giovanni Boldini, Teofilo Patini, i macchiaioli: Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Giuseppe Abbati, Cristiano Banti, Telemaco Signorini, Raffaello Sernesi, Giovanni Boldini, ecc.) e del primo Novecento (Pellizza da Volpedo, De Pisis, Viani, Campigli, De Chirico ed icone dal X al XV secolo.
Visita della suggestiva città bianca Ostuni, con il suo borgo antico, la splendida cattedrale in gotico fiorito, proseguimento per Cisternino che fa parte del prestigioso club de I borghi più belli d’Italia. Visita del centro storico: esempio di “architettura spontanea”, ove si trovano palazzi storici (palazzo del Governatore, palazzo Vescovile, palazzo Amati, palazzo Lagravinese, palazzo Devitofranceschi, torre Capece), della torre di Porta Grande o Normanno-Sveva: di epoca medievale, alta 17 metri, questa torre costituiva l’ingresso principale della città e della Chiesa Madre di San Nicola: costruita nel XIV secolo su di un’antica chiesa paleocristiana dei monaci Basiliani, presenta al suo interno due opere in pietra viva del XVI secolo, di notevole valore, firmate dallo scultore “Stephanus Abulie Poteniani” (Stefano da Putignano): una Madonna con Bambino, nota come la Madonna del Cardellino e un piccolo tabernacolo. Proseguimento per Locorotondo, piccolo borgo agricolo con le sue casette bianche tipiche “le cummerse” e la chiesa di San Giorgio. Il suo nome proviene dal tardo latino LocusRotundus, luogo rotondo. Già nella prima metà del XIII secolo, in ragione del suo accrescersi alla sommità di un colle racchiuso nella sua cinta muraria, il borgo assume quella forma circolare che gli ha dato il nome e che appare anche nella cartografia dei secoli successivi, inserito nel club I borghi più belli d’Italia. Si parte per Alberobello, pranzo in una antica masseria composta da trulli. Nel pomeriggio visita di Alberobello, sito Unesco, per i suoi trulli, un esempio architettonico di valore universale, in quanto costituisco no una testimonianza unica, o quantomeno eccezionale, di una civiltà o una tradizione agro-culturale scomparsa e offrono un esempio di un complesso architettonico, costituito con l’abbondante pietra calcare. Visita dei due quartieri dei trulli: rione Monti e Monumentale e visita del trullo sovrano.
Visita delle Grotte di Castellana, complesso speleologico di estremo interesse con la grotta bianca definita vero scrigno d’alabastro, definita “la più bella del mondo”, si prosegue per Conversano,visita del Monastero di San Benedetto, sorto su antiche mura megalitiche visibili, con la sua cupola maiolicata ed i suggestivi interni sede per secoli delle badesse mitrate, nel 1271, alla badessa furono, infatti, concesse le insegne vescovili, la mitra e il pastorale, e l’obbedienza di tutto il clero di Castellana, che doveva a rispettare, nelle occasioni richieste dal protocollo, il rito del “baciamano” nei confronti della badessa, rito esteso anche al suo cadavere, tanto da far meritare a Conversano il nome di Monstrum Apuliae, visita della più bella chiesa barocca pugliese, di profana bellezza: la chiesa di San Cosma, autentico trionfo del barocco napoletano; a partire dalla volta, infatti, un susseguirsi di stucchi e dorature fanno da cornice agli splendidi affreschi della volta e ai grandi dipinti degli altari, realizzati in gran parte dal pittore Paolo Finoglio, di cui si visiterà anche la pinacoteca. Visita della superba cattedrale romanica. L’edificio nella sua configurazione attuale si presenta come un organismo dal tipico impianto romanico pugliese, dal quale tuttavia si discosta per l’originalità delle aggiunte gotiche e le reminiscenze bizantine individuabili nelle interessanti decorazioni scultoree. La chiesa, sorta su un edificio paleocristiano preesistente, è orientata secondo i canoni e i dettami di quell’epoca, cioè con le absidi rivolte verso est. Visita di una parte del castello normanno-aragonese e della torre simile al quella Maestra, ma più piccola, fu edificata sul lato sud- est del castello tra il XIII e XIV secolo, con finestre gotiche e sul terrazzo un belvedere con arcate. Proseguimento per San Vito, visita dell’abbazia benedettina e della torre di avvistamento normanna, pranzo in un ristorante tipico a picco sul mare. nel pomeriggio visita della meravigliosa Polignano. Il nucleo più antico della cittadina sorge su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare Adriatico. Di notevole interesse naturalistico sono le sue grotte marine e storicamente importanti sono il centro storico e i resti della dominazione romana. Tra questi ultimi il ponte della via Traiana, tuttora percorribile, la città diede i natali al cantante Domenico Modugno,interprete della canzone Volare, fra le più famose nel mondo. Se le condizioni metereologiche lo consentono possibilità di una bagno in una delle meravigliose calette di Polignano.
“Al di là del ponte si trova il centro della città, una piazza affollata, verso sera, come in un giorno di festa. E’ una calca di uomini vestiti di nero e ragazzi disegnati col diamante e il carbone. Attorno a questa piazza si aggrovigliano, come visceri, i vicoli e le stradine scoscese, attraverso cui si regrediscono fino nel cuore del tempo. Il puro medioevo, intorno. Ti spingi giù verso il basso e arrivi alle mura di un forte, svevo o normanno, puntato come uno sperone verso là dove l’abisso di Massafra si apre sulla pianura sconfinata.” (Pier Paolo Pasolini)
Visita del castello che si erge sullo sperone sinistro della enorme gravina di San Marco in posizione dominante, costruito in età giustinianea ha subito importanti interventi architettonici che gli hanno conferito l’aspetto attuale. Pranzo tipico in una masseria di Massafra. Nel pomeriggio visita di Martina Franca visita del meraviglioso ed elegante centro storico dove nelle viuzze. Si intrecciano edifici barocchi e palazzi in stile rococò, visita del palazzo ducale con i suoi affreschi, la basilica pontifica di San Martino che si erge maestosa, San Domenico, la Madonna del Carmine. A Martina Franca in agosto si svolge il Festival della Valle d’Itria, una delle più importanti manifestazioni di opere liriche e di concerti mai rappresentate in epoca moderna. Inserito tra i maggiori festival europei, segnalato da critici e studiosi, frequentato dai grandi viaggiatori della musica.
Partenza per la Basilicata e visita di Matera, Visita guidata nel quartiere dei Sassi, patrimonio Unesco, la piccola Cappadocia della Basilicata che ha ispirato da sempre registi ed artisti di fama mondiale. Visita delle chiese rupestri e raccolta delle acque, Neviere, Chiesa di Santa Lucia alle Malve e Santa Maria dell’Idris, Convicinio di S. Antonio, S. Giovanni in Monterrone, Santa Maria de Armensis, San Pietro barisano, San Nicola dei Greci, santa Barbara, La Madonna delle tre porte, Madonna della Croce, Madonna delle virtù, S. Giovanni Battista, casa grotta al Barisano, casa grotta al Caveoso, Cattedrale normanna, chiese barocche del centro storico. Pranzo tipico in un ristorante nei sassi Nel pomeriggio proseguimento per Altamura, visita della città rifondata da Federico II di Svevia: quest’ultimo ordinerà la costruzione della cattedrale nel 1232, uno dei più maestosi e spettacolari luoghi di culto dell’intera Puglia. Il superbo portale del XIV-XV secolo definito “il più ricco di Puglia” è tra i più importanti della regione, lo stupendo rosone trecentesco è composto da 15 raggi con archetti terminali entro triplice ghiera riccamente scolpita. Nel 1248, in seguito all’insistenza di Federico, Papa Innocenzo IV dichiarerà la cattedrale “palatina”, ovvero estranea alla giurisdizione della chiesa cattolica e alle dirette dipendenze dell’imperatore. Federico II concederà agli abitanti della città numerosi privilegi e sgravi fiscali, favorendo, così, una notevole immigrazione sia dalle campagne circostanti che dal resto del regno. La caratteristica più evidente del centro storico di Altamura è la presenza dei “claustri” (claustro luogo chiuso), tipiche piazzette o slarghi caratterizzati da un’unica entrata questi luoghi oltre a rappresentare un luogo d’incontro per la comunità, avevano anche una funzione difensiva, in quanto i nemici che vi fossero entrati si sarebbero ritrovati intrappolati in una stradina senza via di fuga e sarebbero stati sopraffatti dal lancio di sassi e altri oggetti dalle finestre delle case circostanti. Ad Altamura si contano 80 claustri, suddivisi in due tipologie il claustro greco ha una forma tondeggiante ed un pozzo in posizione centrale, al contrario, il claustro di tipo arabo è formato da una stradina stretta con il pozzo per la raccolta dell’acqua piovana in fondo alla stessa.
Partenza per Otranto che nel 2010 il borgo antico è stato riconosciuto come Patrimonio Culturale dell’Unesco quale Sito Messaggero di Pace. Fa parte del club I borghi più belli d’Italia è il comune più orientale d’Italia. L’importanza del suo porto le fece assumere il ruolo di ponte fra oriente e occidente. Otranto fu centro bizantino e gotico, poi normanno, svevo, angioino e aragonese. Nella sua cattedrale, costruita fra il 1080 e il 1088, nel1095 venne impartita la benedizione ai dodicimila crociati che, al comando del principe Boemondo I d’Altavilla (1050-1111), partivano per liberare e per proteggere il Santo Sepolcro. Di ritorno dalla Terra Santa, proprio a Otranto san Francesco d’Assisi era approdato nel 1219, accolto con grandi onori. A Otranto, l’11 settembre1227, era morto a seguito di malaria il Ludovico IV di Turingia, sposo di santa Elisabetta d’Ungheria. Nel 1480 fu espugnata dai Turchi (Maometto II), che fecero strage della popolazione durante la Battaglia di Otranto, uccidendo 800 persone: si tratta dei beati Martiri idruntini. I Turchi distrussero anche il Monastero di San Nicola di Casole (poco a sud di Otranto). In tale monastero, i monaci basiliani avevano costituito la più vasta biblioteca dell’allora occidente oltre ad aver istituito la prima forma di college nella storia, che ospitava ragazzi provenienti da tutta Europa che si recavano a Otranto per studiare, distrutto dai turchi, gli antichi codici di questo monastero sono ora custoditi nelle migliori biblioteche d’Europa, da Parigi a Londra, da Berlino a Mosca. Fu uno di questi monaci Pantaleone, l’autore del monumentale mosaico pavimentale (il più grande in Europa) contenuto nella cattedrale una mirabile summa del sapere medievale con riferimenti all’ antico testamento. I Codici prodotti dal programma iconografico del mosaico ripercorrono, attraverso scene dall’Antico Testamento, dai cicli cavallereschi e dal bestiario medievale, disposte lungo lo sviluppo dell’Albero della vita, l’esperienza umana dal peccato alla salvezza. Visita dello splendido borgo antico con l’imponente castello aragonese e della chiesa bizantina di San Pietro. Proseguimento per Santa Maria di Leuca, il tratto di costa da Otranto a Santa Maria di Leuca è fra i più suggestivi d’Italia De finibus Terrae, l’estremità di costa più orientale dell’Europa occidentale. La leggenda narra che Santa Maria di leuca sarebbe stata il primo approdo di Enea. Successivamente sarebbe qui approdato Pietro apostolo, il quale arrivato dalla palestina, iniziò la sua opera di evangelizzazione per poi giungere a Roma dove fondò la Chiesa. Fu allora che Leuca assunse il suo nome completo di Santa Maria di Leuca. Il passaggio di San Pietro è anche celebrato dalla colonna corinzia del 1694 eretta sul piazzale della Basilica, recentemente ristrutturata. Pranzo a base di pesce in un ristorante tipico. Nel pomeriggio visita della splendida Gallipoli sulla costa jonica. Gallipoli l’antica Kalè polis, dal greco città bella che si presenta col suo aspetto orientale, tutta bianca, simile ad un paese delle isole Cicladi. La città si protende nel mare attraverso, un promontorio e un’isoletta congiunti da un ponte. in passato sede della Borsa Europea dell’olio lampante. L’escursione prevede la discesa in uno dei 35 frantoi ipogei del borgo antico, la visita della chiesa della Purità, sede della congregazione “de Bastasi” (facchini), chiesa del Rosario, fontana greca greco-romana è considerata la più antica fontana monumentale d’Italia e della Cattedrale di Sant’ Agata.
Indirizzo: Via Cutinelli n.13 Trani (BT)
Pec: minutilliannamaria@pec.it
Partita iva: 07993760722
Direzione Tecnica : Ag. Guarnieri Viaggi